ARTEnonMENTE SI PRESENTA – BAMBINI SI DIVENTA VA IN SCENA
La Fondazione Luigi Quondamatteo persegue esclusivamente finalità di solidarietà nel campo dell’assistenza sociale e socio sanitaria, nelle iniziative di beneficenza, nei settori dell’istruzione e della formazione, e per la tutela dei diritti civili.
Il suo nuovo progetto “ArtenonMente”, mira a creare un Centro, uno spazio di aggregazione senza barriere architettoniche aperto a famiglie, scuola e territorio dove relazionarsi, confrontarsi e comunicare. In questa struttura si svolgeranno attività educative, creative e di cura, orientate a bambini e adolescenti con sviluppo tipico e atipico nell’ottica dell’integrazione e del recupero, attraverso laboratori fissi aperti a tutti con cadenza settimanale, corsi specifici, attività libere e seminari informativi. Le azioni programmate hanno lo scopo di creare un alto impatto sul benessere emotivo ed esistenziale, sia dell’individuo che del nucleo familiare, dal momento che utilizzano la tecnica della libera espressione dell’io e favoriscono la massima manifestazione della propria creatività. Accanto a queste si prevedono campi estivi, uscite didattiche e progetti di preparazione e messa in scena di performance artistiche annuali. Inoltre, per gli adolescenti che presentano quadri clinici particolarmente complessi e che, per motivi di natura sanitaria, non riescono a frequentare le ore curriculari presso i loro istituti scolastici di appartenenza, il Centro offrirà percorsi riconosciuti per una frequenza scolastica “protetta”. Queste le Aree del progetto:
Area Educativa
A sostegno dello sviluppo ecco alcune attività educative pomeridiane rivolte ai minori e alle famiglie:
- laboratori manuali,
- laboratori di cucina,
- scrittura creativa,
- aiuto per i compiti,
- attività ludiche di gruppo.
Area Artistica
A sostegno della crescita e dell’integrazione dei minori e delle loro famiglie svolgiamo attività artistiche individuali e di gruppo:
- laboratorio musicale,
- teatro,
- laboratorio di narrazione,
- laboratorio di cinematografia,
- laboratorio di fotografia,
- canto corale,
- lezioni di strumento,
- lezioni di canto.
Area Sportiva
In questo campo sono previste e organizzate attività sportive pomeridiane che sostengano il fare insieme, la collaborazione e il sentimento di appartenenza.
Area Sanitaria
Accanto alle cure non tradizionali, il Centro vuole offrire percorsi personalizzati di sostegno alla crescita per bambini e adolescenti con sviluppo atipico: disturbi del neurosviluppo, disturbi emotivi, disturbi della coordinazione motoria, disturbi dell’apprendimento, fragilità cognitive. Per i minori e le loro famiglie sono previste:
- attività di riabilitazione di gruppo,
- spazi di consulenza psicologica.
Lo spettacolo – evento “Bambini si diventa”, organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Il Fiore del Deserto” in collaborazione con l’Associazione “Un Due Tre Stella” e la Fondazione Luigi Quondamatteo, è in programma per il 18 marzo alle ore 20.00, presso il Teatro Olimpico di Roma. Tra i protagonisti della serata ci saranno due attori straordinari che hanno aderito all’iniziativa con grande entusiasmo. Si tratta di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, che leggeranno “Zorro. Un eremita sul marciapiede”, scritto proprio dalla Mazzantini. Musiche e sonorizzazioni live saranno a cura di Stefano Switalia, mentre alla conduzione ci sarà Ivan Bacchi. Inoltre, sono previste anche le esibizioni della “The Red Band”, diretta dal Maestro Giovanni Dessena – conduttore del laboratorio di musica Marco Iacobone, co-conduttrice Nunzia Rosa Mauro – della “Piccola Orchestra della Banda Castiglione in Teverina”, e del Corpo di Ballo diretto da Ilaria Nobili e Carlotta Landi.
Ci saranno, insomma, performance artistiche musicali e di danza che oltre a divertire il pubblico presente sottolineeranno l’importanza del più ampio tema dei diritti dei minori e del sostegno all’età evolutiva, mostrando in particolare il valore dell’arte quale importante strumento terapeutico e riabilitativo.
Il titolo “Bambini si diventa” è volto proprio a sottolineare come l’accesso all’infanzia, negato a molti, non rappresenti un percorso naturale e scontato. A volte, infatti, “bambini non si nasce ma lo si può diventare”. E lo si può fare all’interno di un sistema che valorizzi il senso di appartenenza ad un gruppo e la creatività dei singoli come strumenti privilegiati di incontro con la propria individualità e con l’altro. L’arte, parte saliente di tale sistema, costituisce in quest’ottica un mezzo attraverso il quale i ragazzi possono sviluppare e rafforzare le proprie capacità creative e il rapporto con se stessi e con gli altri, instaurando anche positive relazioni nel gruppo, essenziali per la loro crescita e il loro (re)inserimento sociale.
Lo spettacolo del 18 marzo mira a “rappresentare” tutto questo, avendo come protagonisti giovani italiani e stranieri, di sesso maschile e femminile, accolti in comunità socio-assistenziali presenti sul territorio della città di Roma: ragazze fuoriuscite da realtà di sfruttamento, ragazzi in condizione di svantaggio psico-sociale, adolescenti affetti da disabilità. Tutti pronti, tramite l’arte del canto, della musica e del ballo, e presentando le proprie canzoni, ad accompagnarci nel loro mondo. Un universo costituito da storie difficili e piene di sofferenza, ma anche da riscatto, solidarietà e inclusione.